In alto
Un tempo era la velocità. Non sono mai stato un alpinista vero, anzi. Sono sempre stato un buon escursionista, che poteva spostarsi velocemente e con pochissimo “bagaglio” perché era sempre facile ritornare ad un punto di sicurezza, calcolando i rischi.
Ma anche oggi, perduta la buona forma e obbligato a percorsi a volte infantili e a tempi lenti, lo scopo del camminare è sempre lo stesso: arrivare in punto, percorrere un sentiero in cui la presenza dell’uomo sia occasionale e non permanente. E’ il gusto di trovare le tracce di un passaggio antico, i segni di un qualcosa misurabile in mesi o anni e non in minuti od ore.
Non una descrizione dei percorsi (è una letteratura troppo specialistica), ma una descrizione di sentimenti, di quando, solo con i miei acufeni, posso inventare musiche improbabili, ricette di cucina, mondi fantastici.
Autoscatto sulla Ciantiplagna 20 luglio 2005 ore 20.30 – Mt 2.849 slm